Nel corso del programma “Una voce delle Dolomiti”, andato in onda su Radio ABM, il sindaco di Rocca Pietore, Valerio Davare, ha delineato i principali obiettivi e sfide affrontate dalla sua amministrazione, insediatasi da meno di un anno. In un’intervista che ha toccato temi cruciali per il futuro del comune dolomitico, Davare ha evidenziato un percorso amministrativo orientato alla continuità, all’efficienza e alla valorizzazione sostenibile del territorio.
Fin dall’inizio del mandato, la giunta ha dovuto confrontarsi con una lunga lista di progetti già avviati ma non ancora completati. Tra questi spiccano il primo stralcio della pista ciclabile tra la sponda destra del lago di Alleghe e Caprile, finanziato con fondi del Fondo Comuni Confinanti, e l’ambizioso progetto di riqualificazione dell’area di Malga Ciapela, che prevede investimenti per circa sei milioni di euro e interventi strategici in ottica turistica e ambientale.
Oltre a questi cantieri, sono in fase di attuazione i lavori di rifacimento delle piazze delle frazioni di Rocca, Santa Maria, Pezzè e Ronch, anch’essi finanziati con contributi pubblici. Una mole di lavoro che l’attuale amministrazione ha deciso di concludere prima di avviare nuovi interventi, viste le limitate risorse di personale e i tempi ristretti imposti dai bandi di finanziamento.
Turismo: autenticità e sviluppo graduale
Il turismo rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia di Rocca Pietore. Secondo i dati più recenti, nel 2024 il territorio ha sfiorato le 200.000 presenze turistiche. Per il sindaco Davare, la sfida è quella di sostenere questa crescita senza compromettere l’autenticità dei luoghi. «Non dobbiamo vendere al turista qualcosa che non siamo», ha affermato, sottolineando l’importanza di una proposta turistica coerente con la storia e l’identità culturale del territorio.
In questo contesto si inserisce la valorizzazione della frazione di Sottoguda, uno dei borghi più belli d’Italia, nonché bandiera arancione del Touring Club. L’estate 2025 vedrà la riapertura dei “Serai”, dopo anni di lavori di restauro. Un momento molto atteso dalla comunità locale, che ha sempre vissuto questo luogo come parte integrante della propria identità collettiva.
Giovani e montagna: una scommessa politica e sociale
Con i suoi 27 anni, Valerio Davare è uno dei sindaci più giovani dell’Unione Montana Agordina. La sua candidatura ha rappresentato un rinnovamento generazionale per Rocca Pietore, che è stato premiato dagli elettori con un risultato significativo. Il giovane primo cittadino ha raccontato la motivazione che l’ha spinto a candidarsi: la volontà di contribuire in prima persona alla rinascita del territorio e di dare risposte concrete ai problemi quotidiani, dal sociale alla difesa del suolo.
Un elemento centrale dell’intervista è stato il ruolo dei giovani nella politica locale. Davare ha ribadito l’importanza del coinvolgimento diretto e dell’impegno attivo per superare il disincanto che spesso allontana le nuove generazioni dalle istituzioni.
Turismo destagionalizzato e nuove prospettive
Oltre alla stagione estiva e invernale, il Comune sta investendo anche nell’autunno come nuovo periodo turistico, sfruttando l’attrattività del foliage e la tranquillità delle sue frazioni più isolate. Frazioni come Caracoi Agoin, Caracoi Cimai e Bramezza stanno registrando una rinnovata attenzione, grazie a un turismo che cerca silenzio, autenticità e paesaggi incontaminati.
Secondo Davare, il cambiamento climatico potrebbe incentivare il ripopolamento di alcune aree montane. «Le nostre terre alte potrebbero diventare una via di fuga dalle città sempre più calde e congestionate», ha dichiarato, ricordando che negli ultimi anni diverse famiglie hanno scelto di trasferirsi stabilmente a Rocca Pietore.
Un territorio da vivere, non da esibire
L’intervista si è conclusa con una riflessione più ampia sul ruolo dei piccoli comuni montani. «Non possiamo pensare al nostro territorio come a un parco tematico. Serve popolazione residente, altrimenti mancheranno cura e presidio», ha affermato Davare. Le Dolomiti, con la spinta mediatica delle Olimpiadi di Cortina 2026, rappresentano un’occasione unica per rilanciare la montagna non solo come meta turistica, ma come luogo in cui vivere e investire.
Il futuro di Rocca Pietore, secondo il suo sindaco, dipenderà dalla capacità di costruire una visione a lungo termine che unisca sostenibilità, partecipazione e identità territoriale. Una sfida complessa, ma alla quale la sua giovane amministrazione sembra pronta a rispondere.
0 commenti