Nella recente puntata della rubrica “Una voce delle Dolomiti” di Radio ABM, la webradio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, è intervenuto Roberto Padrin, sindaco del Comune di Longarone. L’intervista ha offerto un ampio sguardo sulla situazione attuale del territorio, tra grandi progetti infrastrutturali, sfide demografiche e impegni di memoria collettiva.
Viabilità e Olimpiadi 2026: ritardi e obiettivi
Uno dei principali temi affrontati è stato quello delle infrastrutture, in particolare la viabilità legata ai Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. Padrin ha confermato alcuni ritardi nella realizzazione della variante prevista nei pressi della Fiera di Longarone, dovuti alla necessità di modificare il tracciato per ridurne l’impatto ambientale. L’obiettivo resta comunque quello di appaltare i lavori entro l’estate.
Longarone sarà un nodo strategico per la mobilità olimpica, con l’area fieristica che fungerà da hub per gli autobus diretti verso le sedi di gara. Si sta inoltre valutando l’organizzazione di eventi collaterali per valorizzare ulteriormente il polo fieristico e offrire nuove opportunità alla comunità.
Riqualificazione urbana e investimenti sul territorio
Il sindaco ha illustrato gli interventi di riqualificazione in corso, finanziati da fondi statali e comunali, per un valore complessivo di circa cinque milioni di euro. I progetti riguardano Piazza 9 Ottobre e l’edificio delle ex Poste, destinato a diventare un punto panoramico sulla diga del Vajont con servizi pubblici e un collegamento pedonale. Si aggiungono inoltre i lavori in corso sull’area della stazione ferroviaria, promossi da RFI, e quelli pregressi realizzati da ANAS sulla SS51.
Fusione tra Longarone e Castellavazzo: bilancio positivo
A distanza di undici anni dalla fusione tra Longarone e Castellavazzo, il bilancio tracciato dal primo cittadino è positivo. Grazie alla razionalizzazione delle risorse e ai contributi statali, il Comune ha potuto mantenere e potenziare i servizi: dalle scuole alla casa di riposo, passando per il centro sportivo e la zona industriale, la più grande della provincia. Secondo Padrin, l’unione ha permesso di affrontare con maggior efficacia le sfide amministrative, garantendo equilibrio finanziario e inclusione territoriale.
Spopolamento e carenza abitativa: le strategie del Comune
Sebbene il fenomeno dello spopolamento sia contenuto, con una diminuzione limitata della popolazione, Longarone affronta il problema della scarsità di alloggi. La conformazione geografica e la carenza di nuove aree edificabili rendono difficile l’espansione residenziale. Il Comune sta lavorando per valorizzare il patrimonio abitativo esistente, anche mettendo a disposizione appartamenti comunali per il personale sanitario, con l’obiettivo di sostenere l’economia locale e rispondere alle esigenze delle imprese.
Fondazione Vajont: memoria e giovani protagonisti
Ampio spazio è stato dedicato anche al lavoro della Fondazione Vajont, che promuove la memoria della tragedia del 1963. Il sindaco ha sottolineato l’importanza della formazione dei giovani informatori, figure chiave per accompagnare visitatori nei luoghi della memoria e trasmettere il significato storico e umano del disastro. In occasione del 62° anniversario, l’8 ottobre si terrà una giornata dedicata al rinnovo dei gemellaggi con comunità italiane e internazionali, a testimonianza dei legami di solidarietà nati dalla tragedia.
Longarone Fiere e rilancio post-pandemia
Padrin ha parlato anche del ruolo della Fiera di Longarone, definita “motore dell’economia provinciale”. Dopo le difficoltà causate dalla pandemia, le prime manifestazioni del 2025 hanno registrato una buona partecipazione. In corso d’opera anche il rilancio della storica Mostra Internazionale del Gelato (MIG), con l’auspicio che le Olimpiadi possano offrire una vetrina internazionale per l’intero polo fieristico.
Impegno civico e partecipazione politica
Infine, una riflessione sul calo della partecipazione politica, evidenziato dalla crescente presenza di liste uniche alle elezioni comunali. Il sindaco ha attribuito il fenomeno a un insieme di fattori: la crisi dei partiti tradizionali, la disaffezione verso il voto e il peso delle responsabilità amministrative. Padrin ha auspicato un maggiore impegno civico, a partire dalla scuola, per ricostruire una cultura della partecipazione e della responsabilità pubblica.
L’intervista ha offerto un quadro dettagliato dell’amministrazione di Longarone, tra prospettive di sviluppo, attenzione alla comunità e memoria storica, delineando le sfide e le risorse di un territorio che guarda con pragmatismo al futuro.
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