Mercoledì pomeriggio, all’Aran, è stata firmata l’ipotesi di contratto nazionale 2022–2024 per il comparto scuola, dopo mesi di trattative. L’accordo interessa 3.378 tra docenti, personale educativo e ATA della provincia di Belluno.
Il nuovo contratto prevede aumenti salariali differenziati in base all’anzianità e al grado scolastico. Per i docenti gli incrementi vanno da 110 a 185 euro lordi mensili, mentre per il personale ATA oscillano tra 85 e 194 euro, a seconda del ruolo. Rideterminate anche le indennità fisse: per i docenti salgono a 320 euro mensili, per il personale amministrativo tra 88 e 109 euro, mentre ai Dsga spetterà un’indennità annua di 2.972 euro.
Previsti anche gli arretrati, che saranno accreditati tra dicembre 2025 e gennaio 2026, in una sorta di “seconda tredicesima” che potrebbe variare tra 1.200 e 2.000 euro.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla Cisl Scuola Belluno Treviso, che ha partecipato alla firma insieme ad altre sigle sindacali. La segretaria generale Anna Lucia Tamborrini ha dichiarato: «Questo rinnovo restituisce dignità a chi lavora ogni giorno per garantire istruzione e formazione. È un segnale concreto per lavoratrici e lavoratori che aspettavano da tempo un adeguamento salariale».
Tamborrini ha inoltre sottolineato le difficoltà che molti docenti affrontano nel Bellunese, tra carenza di alloggi e affitti elevati, evidenziando l’urgenza di investimenti mirati nella scuola e nel personale docente e amministrativo.



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