Con la chiusura della stagione 2025, la Fondazione Vajont 9 Ottobre 1963 Onlus traccia un bilancio positivo del progetto “Informatori della Memoria”, realizzato in collaborazione con il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. L’iniziativa ha accolto, da aprile a novembre, migliaia di visitatori provenienti da diverse regioni italiane e dall’estero, consolidandosi come una delle attività centrali nella valorizzazione della memoria della tragedia del Vajont.
Dal 20 aprile al 2 novembre, scuole, gruppi organizzati e singoli visitatori sono stati accompagnati dagli Informatori della Memoria, volontari appositamente formati per raccontare gli eventi del 1963 e il loro significato umano e civile. Il percorso di visita ha unito il racconto storico alla riflessione personale, creando momenti di dialogo tra generazioni e sensibilità diverse.
«Il successo di questa stagione conferma la forza del racconto diretto e la necessità di trasmettere la memoria come patrimonio condiviso» afferma Mauro Carazzai, direttore della Fondazione Vajont 9 Ottobre 1963 Onlus. «Gli Informatori della Memoria rappresentano un impegno collettivo: ricordare per comprendere, e comprendere per costruire comunità consapevoli».
Sottolinea il valore del percorso anche il presidente Roberto Padrin: «La Fondazione continua a essere un punto di riferimento per chi desidera conoscere e riflettere sul significato del Vajont. L’attenzione dei visitatori e la dedizione dei volontari ci confermano quanto sia importante mantenere vivo questo legame tra memoria e futuro».
La Fondazione esprime un ringraziamento agli Informatori, alla comunità di Longarone e a quanti hanno partecipato con attenzione e rispetto. L’appuntamento è per la primavera 2026, quando prenderà avvio una nuova stagione di iniziative, con percorsi rivisitati e approfondimenti dedicati alla memoria attiva e condivisa.




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