Incentivi auto elettriche: Belluno esclusa dal piano nazionale, la protesta del BARD

Redazione | 23 ottobre 2025 alle 07:40 | 0 commenti

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Belluno resta esclusa dagli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, attivati dal Governo il 22 ottobre con l’apertura del click day alle 12. Il provvedimento, che mette a disposizione 600 milioni di euro, riguarda solo le Aree Urbane Funzionali (FUA): 83 zone individuate a livello nazionale che comprendono i centri con almeno 50mila abitanti e i comuni limitrofi caratterizzati da forti flussi di pendolarismo.

Una definizione che esclude completamente i territori montani, come la provincia di Belluno, dove la mobilità è già segnata da maggiori difficoltà logistiche e infrastrutturali.

A criticare apertamente la scelta è Andrea Bona (nella foto), presidente del movimento BARD – Belluno Autonoma Regione Dolomiti, che parla di una nuova dimostrazione di disattenzione verso le aree interne:

«Ancora una volta, la periferia viene considerata terra di serie B. Se la volontà è quella di desertificare le aree interne per metropolizzare la pianura, lo dicano chiaramente».

Bona evidenzia come i criteri adottati per l’assegnazione dei fondi ignorino le reali necessità delle zone di montagna, dove la transizione ecologica avrebbe un impatto diretto sulla qualità della vita.

«È paradossale che una terra come la nostra, che avrebbe tutto da guadagnare da una transizione green, venga esclusa da un provvedimento che mira proprio alla riduzione delle auto a combustibile fossile».

Il presidente del BARD anticipa anche le possibili giustificazioni – dai parametri europei alla presunta assenza di inquinamento in montagna – ma sottolinea che la politica avrebbe potuto compiere una scelta diversa:

«Così non è stato: bene, allora si smetta di piangere per lo spopolamento della montagna. La carenza di servizi e di risposte non è un accidente, ma il frutto di scelte – o meglio “non-scelte†– della politica».

Un’esclusione che, per il movimento bellunese, rappresenta l’ennesima occasione mancata per riconoscere alla montagna il ruolo strategico che merita nella transizione ecologica e nella lotta allo spopolamento.

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