Martedì 14 ottobre, le organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Fsur e Snals Confsal hanno diffuso un comunicato congiunto per denunciare «una situazione di forte criticità gestionale e organizzativa» all’Istituto Superiore Follador-De Rossi, attribuendo le difficoltà a «una serie di irregolarità nella gestione da parte della dirigenza scolastica».
La nota, firmata da Alessia Cerentin (FLC Cgil), Mariagiovanna Gaetano (Cisl Fsur) e Danila Tirabeni (Snals Confsal), descrive un contesto «confuso e disorganizzato» a più di un mese dall’inizio delle lezioni, con ripercussioni sull’attività didattica, sul lavoro del personale e sulla serenità dell’ambiente scolastico. Le manifestazioni dei giorni scorsi, osservano i sindacati, «hanno reso evidente il disagio diffuso all’interno dell’istituto».
Orari variabili e gestione caotica
La principale criticità riguarda la gestione dell’orario scolastico, soggetto a continue modifiche comunicate con scarso preavviso, con disagi per studenti, famiglie e personale docente e ATA.
Le sigle sindacali segnalano inoltre che le cattedre sarebbero state assegnate solo l’8 settembre, a ridosso dell’inizio delle lezioni. Denunciano poi la convocazione del Collegio dei docenti senza un ordine del giorno preciso e l’aggiunta di punti da deliberare «in contrasto con le norme contrattuali».
Vengono inoltre rilevati errori nelle comunicazioni ufficiali, con riferimenti a contratti collettivi inesistenti, che secondo i sindacati dimostrano «una preoccupante approssimazione amministrativa».
Critiche alla gestione delle lezioni e del convitto
Tra le decisioni più contestate figura l’introduzione unilaterale di lezioni da 60 minuti, adottata senza la necessaria approvazione del Consiglio d’Istituto e senza tener conto delle esigenze di trasporto degli studenti. Molti altri istituti della provincia, sottolineano le organizzazioni, utilizzano unità orarie da 50 minuti per agevolare la mobilità scolastica.
Particolare preoccupazione riguarda anche il convitto di Falcade, dove mancherebbero quattro educatori, con i collaboratori scolastici costretti a coprire i turni notturni nonostante la riduzione di personale rispetto all’anno precedente.
Mancanza di dialogo e clima di tensione
Le organizzazioni sindacali denunciano inoltre «la totale indisponibilità al dialogo» da parte della dirigenza. Durante un incontro del 29 settembre, la dirigente avrebbe interrotto il confronto abbandonando il tavolo di trattativa dopo la richiesta di fornire i dati dell’informativa sindacale. Episodi simili si sarebbero verificati anche lo scorso luglio, quando la contrattazione d’istituto si concluse con un atto unilaterale che ignorava le proposte della RSU e delle sigle sindacali.
«Il benessere lavorativo del personale risulta fortemente compromesso – affermano Cgil, Cisl e Snals – e il clima interno è ormai segnato da tensione e sfiducia».
I sindacati chiedono infine un intervento immediato delle autorità competenti per ristabilire condizioni di legalità, trasparenza e serenità, considerate essenziali per garantire il diritto allo studio e la dignità del lavoro all’interno dell’istituto.
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