Dopo 125 anni la famiglia Dagios (Da Gioz) torna dal Brasile a Sedico

Redazione | 29 settembre 2025 alle 09:12 | 0 commenti

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La famiglia Dagios, discendente di Pietro Da Gioz emigrato in Brasile nel 1892, è tornata a Sedico dopo 125 anni. Tre sorelle, insieme a parte della loro numerosa famiglia, hanno compiuto il viaggio al contrario, riportando simbolicamente a casa una storia che affonda le radici nel cuore del Bellunese.

L’emigrazione ebbe inizio alla fine dell’Ottocento, quando Pietro Da Gioz lasciò Sedico con la moglie Luigia Bortot e il figlio Beniamino. Sbarcati dalla nave Orione, si stabilirono a Nova Treviso, vicino a Santa Maria, nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul. Più tardi, grazie al nipote Gentil Luiz, la famiglia si spostò a Castelinho, dove coltivò nuove terre e costruì una comunità numerosa e unita.

Le sorelle Leda, Sara e Marta Dagios, cresciute in Brasile, hanno raccontato di aver sempre sentito un forte legame con l’Italia. «Nelle nostre case si parlava spesso delle montagne, e Sedico era un nome che non abbiamo mai dimenticato», hanno dichiarato.

Ad accoglierle è stato il sindaco di Sedico, Christian Roldo, che ha sottolineato come le radici non si cancellino mai, anche a distanza di generazioni. Durante il soggiorno, la famiglia ha visitato il MiM Belluno – Museo interattivo delle Migrazioni, dove ha potuto ripercorrere la storia comune di tanti veneti partiti per il Sudamerica, ritrovando documenti e testimonianze legati anche alla propria vicenda; in questa occasione hanno anche incontrato il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona (nella foto).

Il viaggio è stato anche occasione di convivialità: una serata speciale si è svolta insieme ad alcune famiglie Da Gioz residenti a Tisoi, riunendo generazioni e rami diversi della stessa grande famiglia.

Il percorso si è concluso con un incontro emozionante con le Dolomiti: al passo Falzarego le sorelle Dagios hanno visto e toccato la neve per la prima volta, un dono inatteso delle montagne bellunesi che ha reso ancora più significativo il ritorno alle origini.

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