Un libro per non dimenticare chi lasciò la propria terra in cerca di un futuro migliore. Si intitola In terre lontane per un onesto pane il volume curato dalla Pro Loco di Colloredo di Prato, che raccoglie testimonianze, foto e storie dei compaesani emigrati tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento.
Il progetto, nato dal gruppo di ricerca Incanto del conoscere e sostenuto dall’associazione, documenta una pagina fondamentale della memoria collettiva friulana: l’emigrazione di centinaia di famiglie costrette a lasciare case, comunità e affetti per costruirsi una vita nuova in Europa, nelle Americhe e in Australia.
Come sottolinea la Pro Loco, «ricordare gli emigranti significa valorizzare il contributo dato allo sviluppo del Friuli e dei Paesi che li hanno accolti. Le loro esperienze sono lezioni di coraggio, resilienza e spirito di adattamento: valori preziosi anche per le nuove generazioni».
La ricerca è stata condotta in modo scrupoloso: foto d’epoca, documenti d’archivio, registri parrocchiali, storie di famiglia e testimonianze orali hanno permesso di ricostruire partenze spesso traumatiche, sacrifici, successi e il legame tenace con le proprie radici.
Il volume rende omaggio anche alla nuova generazione di giovani di Colloredo che oggi riparte per fare esperienze di lavoro all’estero, in Paesi dove meritocrazia e burocrazia vengono vissute diversamente rispetto all’Italia.
Il libro è disponibile nel catalogo della Biblioteca delle Migrazioni “Dino Buzzati” dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, con il servizio di interprestito per chi desidera consultarlo o prenderlo in prestito anche da altre sedi.
«Un’opera che diventa una pietra miliare per la storia culturale di Colloredo di Prato — conclude la Pro Loco — e un messaggio di memoria e speranza per tutta la comunità».




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