FIAB Belluno interviene in merito all’ordinanza del 13 ottobre che prevede l’installazione di archetti e dissuasori lungo la ciclopedonale di via Tiziano Vecellio. Secondo l’associazione, la misura compromette la continuità del percorso ciclabile e pedonale e finisce per favorire il traffico automobilistico nelle intersezioni.
Il tratto interessato presenta una larghezza complessiva di 2,20 metri e ospita sia pedoni sia biciclette a doppio senso di marcia. Si tratta inoltre di un percorso caratterizzato da numerosi incroci con strade pubbliche e passi carrai privati, oltre a un restringimento in corrispondenza della fermata dell’autobus. L’introduzione di nuovi ostacoli, secondo FIAB, aumenterebbe la complessità del transito e i potenziali punti di conflitto.
L’associazione richiama l’attenzione sull’esigenza di incentivare la mobilità sostenibile, in coerenza con quanto previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune, che punta a ridurre l’uso sistematico dell’auto privata e a redistribuire lo spazio urbano a favore degli utenti più vulnerabili.
FIAB chiede quindi che l’ordinanza venga rivista, proponendo soluzioni alternative che mantengano la funzione della ciclopedonale e ne migliorino la sicurezza senza inserire barriere fisse. Il documento è firmato dal presidente Claudio Giacchetti.




0 commenti