Riapre il Granaio di Villa Buzzati: un nuovo centro culturale per Belluno

Redazione | 20 ottobre 2025 alle 21:07 | 0 commenti

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Torna a nuova vita il Granaio di Villa Buzzati, edificio seicentesco situato in via Visome 18 a Belluno. Dopo due anni e mezzo di lavori, l’immobile è stato restaurato e rifunzionalizzato grazie ai fondi del bando PNRR M1C3 Investimento 2.2, finanziato dall’Unione europea nell’ambito di NextGeneration EU.

Nasce così il Centro Culturale “Il Granaio di Villa Buzzati”, promosso e sostenuto da Valentina Morassutti, presidente dell’Associazione Villa Buzzati, San Pellegrino, Il Granaio, e discendente dello scrittore bellunese Dino Buzzati.

Il progetto ha permesso di realizzare una sala polifunzionale accessibile, capace di ospitare fino a cento persone, destinata a convegni, corsi, mostre, spettacoli e residenze artistiche. L’obiettivo è favorire nuove sinergie tra le istituzioni culturali del territorio e promuovere lo sviluppo di un polo aperto alla collaborazione e alla partecipazione della comunità.

Il rilancio del Granaio si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione dell’eredità di Buzzati, che vede collaborare la Fondazione Buzzati di Milano, l’Associazione Internazionale/Centro Studi Dino Buzzati di Feltre e l’Associazione Culturale Villa Buzzati S. Pellegrino di Belluno. È in corso anche la catalogazione per la creazione del “Fondo – Granaio di Villa Buzzati”, che comprenderà la biblioteca dell’architetto Bruno Morassutti, dedicata a temi di architettura, paesaggio e ambiente.

L’inaugurazione è in programma per sabato 25 ottobre alle ore 16, con un evento che prevede gli interventi di Lorenzo Viganò, curatore delle opere di Buzzati per Mondadori, e Enrico Colle, direttore del Museo Stibbert di Firenze. L’accompagnamento musicale sarà a cura del Collettivo Belluno Jazz, mentre il catering sarà affidato all’Azienda Agricola Ultracosta di Tambre.

Con la riapertura del Granaio, Belluno arricchisce la propria offerta culturale, restituendo alla comunità un luogo di incontro e di memoria, in continuità con lo spirito e la poetica di Dino Buzzati.

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