Circa quattrocento genitori hanno preso parte ieri alla manifestazione organizzata dagli studenti dell’Istituto Follador De Rossi, a sostegno della richiesta di un intervento deciso da parte delle istituzioni sulla gestione della scuola. La protesta, che ha coinvolto anche il plesso di Falcade, ha avuto come principale obiettivo la sostituzione della dirigenza scolastica e il ripristino di condizioni di serenità per studenti e personale.

L’iniziativa è arrivata pochi giorni dopo l’incontro tra Provincia e Ufficio scolastico regionale, dal quale famiglie e studenti si aspettavano segnali di apertura. A seguito di quell’appuntamento, il Comitato genitori ha diffuso una nota in cui si legge: «Dal comunicato pubblicato dalla Provincia traspare una concreta apertura alla risoluzione del problema e all’accoglimento di quanto i nostri ragazzi e noi genitori auspichiamo».

Nel documento, i genitori ribadiscono la necessità di garantire la continuità didattica, pur constatando che «nessun passo indietro è stato fatto dalla Dirigente scolastica, che non ha minimamente accolto nessuna istanza». Il Comitato invita quindi le famiglie a «gestire al meglio la difficile situazione oraria imposta» e ad attenersi «il più possibile all’orario previsto dal PTOF evitando tempi scuola incompatibili con la vita dei ragazzi».

I rappresentanti assicurano di voler mantenere «vigilanza e attenzione all’evolversi della situazione», senza escludere un incontro con il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Bussetti, «per successivi aggiornamenti al fine di tenere la situazione monitorata». Nel frattempo, confermano la prosecuzione del ricorso contro la determina sull’orario e ribadiscono la volontà di «dare comunque fiducia alle istituzioni».

Sulla vicenda è intervenuta anche l’Associazione Amici dei Minerari A.P.S., con un comunicato firmato dal presidente Dino Preloran, ex docente dell’Istituto. Preloran ha ricordato la lunga storia del Follador, «una scuola che vanta 158 anni di storia e che, grazie ai suoi diplomati, è conosciuta in tutto il mondo». Ha sottolineato inoltre i forti legami con università, enti di ricerca e territorio, e l’impegno di un corpo docente «preparato e legatissimo alla scuola».

«Un giorno senti dai giornali e dalla radio cosa sta succedendo e ti chiedi come è possibile tutto ciò – ha aggiunto Preloran –. Senti che sono scontenti tutti, dagli alunni ai genitori, al personale della scuola, e allora rimangono pochi dubbi su quello che sta accadendo».

Il presidente dell’associazione ha infine espresso solidarietà alla manifestazione dei genitori e ribadito la necessità di tutelare le scuole di montagna, il Follador di Agordo e il De Rossi di Falcade, che «nonostante le difficoltà continuano a garantire un servizio di qualità alle popolazioni locali.