Durante la commemorazione in Senato del 9 ottobre, il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo ha ricordato la tragedia del Vajont, avvenuta il 9 ottobre 1963, che causò la morte di quasi 2.000 persone, tra cui 487 bambini. “Il 9 ottobre non è una giornata normale per la Provincia di Belluno, non lo è per tutti gli italiani, ma a maggior ragione per chi, come me, chiama casa posti come Longarone, Erto e Casso”, ha dichiarato il senatore.
De Carlo ha sottolineato come la tragedia sia stata “causata dall’uomo, che ha rotto il rapporto tra montagna e popolazioni locali, le quali avevano avvertito di ciò che sarebbe successo, grazie alla sensibilità di chi vive quelle aree e conosce il territorio”.
Il senatore ha ricordato anche la rapida risposta dei soccorritori: “Solo pochi giorni dopo, gli Alpini aprirono una scuola sotto una tenda per i sopravvissuti. Fu un segnale chiaro di ripartenza”.
Pur desideroso di partecipare alle manifestazioni locali organizzate in provincia di Belluno, De Carlo ha spiegato il motivo della sua presenza in Senato: “Un rappresentante di quel territorio ha il dovere di lavorare da qui affinché ciò che è accaduto non accada più”.
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