«La tragedia del Vajont si deve commemorare con i fatti, mettendo al centro la montagna, la sua gente e le sue imprese». È l’appello di Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, in occasione del 62° anniversario del disastro del Vajont.
Berton ha sottolineato come il ricordo della tragedia debba tradursi in una concreta assunzione di responsabilità verso le terre alte, richiamando l’attenzione sulla sicurezza idrogeologica e sullo sviluppo sostenibile dei territori montani.
«Il Vajont con le sue ferite ancora aperte ci ricorda ogni giorno il valore del rispetto per ogni territorio e i suoi equilibri», ha dichiarato. «È importante che, per la prima volta, la tragedia venga ricordata anche al Parlamento Europeo dalla presidente Roberta Metsola: un passaggio istituzionale che deve tradursi in azioni concrete per la montagna».
La presidente di Confindustria Belluno Dolomiti ha rilanciato inoltre la richiesta di una strategia europea per le aree alpine, da integrare nella nuova programmazione comunitaria prevista per il 2027. «Le montagne coprono il 30% del continente e ospitano il 13% della popolazione: sono il cuore verde d’Europa, ma soffrono carenze infrastrutturali, calo demografico e gli effetti dei cambiamenti climatici. Serve una visione organica e risorse dedicate».
Berton conclude con un appello chiaro: «È positivo che anche l’Europa ricordi il Vajont, ma alle parole devono seguire i fatti: servono politiche concrete per i territori più fragili e un vero riequilibrio tra le diverse aree del continente».
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