Mattinata di protesta ad Agordo, dove oggi, martedì 7 ottobre, gli studenti dell’Istituto Follador hanno organizzato uno sciopero che ha registrato un’adesione superiore all’85%. Davanti ai cancelli della scuola, i ragazzi hanno manifestato il loro disagio per quello che definiscono un cambiamento negativo dell’ambiente scolastico, chiedendo un dialogo diretto con la dirigente.

In una lettera aperta, diffusa durante la mobilitazione, gli studenti spiegano di non voler essere considerati “perditempo”, ma di voler ricevere ascolto e risposte: «La scuola, la nostra scuola, non è più la stessa», scrivono. Nel testo denunciano la scomparsa di elementi che in passato rendevano la vita scolastica più partecipata e inclusiva, come le gite, le feste di autofinanziamento e la possibilità di utilizzare gli spazi nel pomeriggio per attività comuni.

I ragazzi sottolineano inoltre la mancanza di continuità tra i docenti e un clima percepito come meno sereno. Chiedono spiegazioni chiare e accessibili: «Pensiamo di avere il diritto di sapere, con parole semplici, perché tutto è cambiato».

A sostegno della loro posizione, citano le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: «La scuola deve essere il luogo del sorriso, delle braccia aperte e della gentilezza». La loro domanda finale è diretta: «Perché al Follador non è così?».

Gli studenti concludono ribadendo la volontà di trovare un punto d’incontro e di «riconquistare la serenità e lo spirito di comunità che da sempre contraddistinguevano l’istituto».