L’assemblea dei lavoratori della Innovatek Srl ha proclamato lo stato di agitazione, a seguito degli incontri organizzati dalle organizzazioni sindacali insieme alle rsu di stabilimento. La decisione nasce dall’intenzione dell’azienda di richiedere un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria, motivata dalla necessità – secondo la direzione – di garantire un reintegro graduale del personale.
Un primo rientro dovrebbe riguardare 90 dipendenti entro la fine di ottobre, in coincidenza con la scadenza dell’accordo tra Innovatek e Safilo. Restano tuttavia molte incognite: modalità di rotazione, percentuale di coinvolgimento e contenuti della formazione non sono stati chiariti, sollevando dubbi sulla reale fattibilità del piano.
La vicenda si inserisce in un quadro già complesso. Negli ultimi due anni l’azienda ha fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria senza presentare un piano industriale concreto, generando incertezza tra i lavoratori e le famiglie. Gli accordi iniziali con Safilo prevedevano un progetto solido a lungo termine, con garanzie occupazionali analoghe a quelle offerte da Thelios di Longarone per altri dipendenti.
«Senza un impegno economico concreto – spiegano i sindacati – molti lavoratori rischiano gravi difficoltà , considerando i nuclei familiari coinvolti e gli anni trascorsi in cassa integrazione». Oggi Innovatek conta 151 dipendenti, in calo rispetto ai 193 originari. Le organizzazioni sindacali chiedono quindi piena integrazione salariale e un piano industriale chiaro, realistico e sostenibile sul piano occupazionale.
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