Il Bellunese tra le aree più esposte al dissesto idrogeologico: i dati ISPRA 2024

Marco Crepaz | 31 luglio 2025 alle 22:49 | 0 commenti

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Il rapporto “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità ed indicatori di rischio – Edizione 2024”, pubblicato da ISPRA, conferma la vulnerabilità del Bellunese rispetto al rischio frane. L’indice di franosità (IF) della provincia di Belluno è il più elevato del Veneto, con un valore pari a 1,94 km di frane ogni 100 km², a fronte di una media nazionale di 1,32 km/100 km².

La densità di frane censite (Df), che indica il numero di frane ogni 100 km², raggiunge in provincia il valore di 20,9, contro una media nazionale di 13,9. Si tratta del dato più alto del Veneto, che evidenzia la presenza capillare di fenomeni franosi su gran parte del territorio montano bellunese.

Estensione del rischio e popolazione esposta

Secondo l’aggiornamento 2023 del Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), in provincia di Belluno risultano 13.690 frane censite, che coprono 43.922 ettari, pari a circa il 5,9% del territorio provinciale. A livello nazionale, l’estensione media delle aree interessate da frane è pari al 3,9%, dato che conferma la maggiore incidenza del fenomeno nel Bellunese.

L’analisi degli indicatori di rischio evidenzia che nella provincia circa 7.140 persone risiedono in aree a pericolosità da frana elevata o molto elevata (P3 e P4), dato che pone Belluno al secondo posto in Veneto dopo la provincia di Vicenza.

Per quanto riguarda il patrimonio edilizio, nel Bellunese si contano 2.538 edifici in zone classificate a pericolosità P3 e P4. Le unità locali di imprese presenti in tali aree sono 250, mentre i beni culturali a rischio sono 122.

Il confronto con il contesto regionale e nazionale

Nel confronto tra regioni italiane, il Veneto si colloca tra quelle a maggiore estensione relativa di superfici soggette a frana, con un valore complessivo regionale pari al 5,4% del territorio, superiore alla media nazionale.

A livello nazionale, le persone esposte a frane in aree P3 e P4 sono 1,3 milioni, gli edifici 565.000 e le unità locali economiche 82.000. Il contributo del Bellunese, pur su scala ridotta, è significativo nel contesto regionale per la densità di fenomeni e la particolare morfologia del territorio.

Tabelle di confronto

ProvinciaIndice di franosità (IF)Densità frane (Df)% Territorio interessatoNumero franeEstensione frane (ha)
Belluno1,9420,95,9%13.69043.922
Media nazionale1,3213,93,9%
ProvinciaPopolazione in aree P3-P4Edifici in aree P3-P4Imprese in aree P3-P4Beni culturali a rischio
Belluno7.1402.538250122
Totale Veneto
Totale Italia1.300.000565.00082.000

Conclusione

I dati forniti dal rapporto ISPRA 2024 confermano la delicatezza del territorio bellunese sul piano idrogeologico. L’alta densità e l’estensione delle frane, unite alla presenza di popolazione, edifici e beni culturali in aree a rischio, impongono una costante attenzione in termini di prevenzione, monitoraggio e pianificazione territoriale. Il Bellunese rimane un’area chiave per l’attuazione di politiche di mitigazione del rischio e di salvaguardia del territorio montano.

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