La nuova emigrazione. Un Paese che continua a partire

Simone Tormen | 27 giugno 2025 alle 18:12 | 0 commenti

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Oltre un milione di italiani ha scelto di trasferirsi all’estero nel decennio 2014-2023. Lo rileva l’Istat nel Rapporto annuale 2025 sulla situazione del Paese, precisando che «più di un terzo (367 mila) sono giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni».
Nello stesso periodo di tempo, a fronte di un costante aumento dei giovani italiani che se ne sono andati, decisamente più limitati sono risultati i rientri, circa 113mila nella fascia di età citata.

Costantemente negativo, inoltre, il saldo migratorio (ossia la differenza tra partenze e ritorni) dei giovani laureati, con «un significativo deficit di capitale umano qualificato», sottolinea l’Istat.

Altro dato messo in rilievo nel Rapporto, quello delle emigrazioni censite nel 2023, anno che, con 21mila espatri di giovani laureati, ha visto «un livello senza precedenti da quando si monitorano i flussi di capitale umano qualificato in uscita». Le partenze sono avvenute soprattutto dalle regioni del Nord, dove nel decennio considerato hanno fatto le valigie 48mila giovani laureati. 32mila il dato nel Mezzogiorno, 16mila quello del Centro. Da tenere presente, tuttavia, le dinamiche migratorie interne, con consistenti spostamenti dal Sud Italia verso il Settentrione, da dove gli espatri possono poi essere l’esito di una doppia emigrazione, o di una emigrazione a più fasi.

Ad attrarre i cosiddetti “cervelli in fuga” sono soprattutto le destinazioni europee, con la Germania in testa, davanti a Regno Unito, Svizzera, Spagna e Francia. Fuori dal Vecchio continente, spiccano invece come meta preferita gli Stati Uniti.

Questi i numeri resi noti dall’Istat, cifre che tuttavia sottostimano la reale portata del fenomeno. L’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani rileva infatti una discrepanza tra il numero di immigrati italiani segnalato dai Paesi di destinazione e quello degli espatriati verso gli stessi Paesi censito dall’Italia. Per chiarire il quadro, l’Osservatorio cita ad esempio il caso dei Paesi Bassi, dove «gli immigrati italiani risultano in media quasi tre volte gli espatriati verso i Paesi Bassi registrati dall’Istat». Prendendo in esame le nove nazioni europee verso le quali l’Istituto di statistica segnala più espatri, l’Osservatorio ritiene che a cento emigrazioni conteggiate dall’Istat corrispondano in realtà centoquarantacinque espatri effettivi, il 45% in più.

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