Sono 637 i bambini coinvolti nel progetto “Semi’Insegni”, l’iniziativa di educazione civica alimentare e ambientale promossa da Coldiretti Veneto e sostenuta dal Ministero dell’Istruzione. Le attività sono partite lunedì 10 febbraio nella scuola primaria di Sedico, con la partecipazione della presidente di Coldiretti Belluno Chiara Bortolas, della dirigente scolastica Lucia Fratturelli e della vicesindaca Viviana Mussoi.
L’iniziativa coinvolge 35 classi di tutta la provincia di Belluno, tra cui 88 bambini dell’infanzia e 549 delle primarie. Il progetto punta a far conoscere ai più piccoli il valore dell’agricoltura e delle eccellenze territoriali, portando i concetti della filiera agroalimentare direttamente tra i banchi di scuola.
Il ruolo dei “maestri contadini” e i temi affrontati
A portare avanti le lezioni interattive sono i “maestri contadini” di Coldiretti, un team formato da Donne Coldiretti e Giovani Coldiretti Belluno. Grazie alla loro esperienza diretta con i prodotti della terra, accompagnano gli alunni in un viaggio nel mondo dell’agricoltura, tra racconti, esperienze sensoriali e degustazioni guidate. Tra i temi affrontati spiccano:
- Il mondo delle api e la produzione del miele
- Il percorso del latte
- L’etichettatura e la stagionalità degli alimenti
- L’importanza di una merenda salutare
A Sedico, l’incontro con 120 bambini della scuola primaria si è concentrato sulle api e il miele, grazie alla guida di Elena Billò e Silvia Mondin. Dopo una lezione interattiva, i piccoli hanno partecipato a una degustazione guidata di tre tipologie di miele (melata di bosco, millefiori e castagno), valutandone sapore e aroma attraverso un’apposita scheda.
Chiara Bortolas: “Un progetto che forma i consumatori del domani”
Soddisfatta della risposta delle scuole bellunesi, la presidente di Coldiretti Belluno Chiara Bortolas ha dichiarato:
«Siamo entusiasti della grande partecipazione degli istituti bellunesi al progetto di Coldiretti. Crediamo sia importante far conoscere ai bambini il variegato mondo dell’agricoltura bellunese e siamo lieti del loro interesse e della partecipazione attiva ai nostri appuntamenti in classe. Speriamo di ispirare qualcuno di loro nell’intraprendere questa antica ma sempre attuale professione».
Bortolas ha poi voluto sottolineare il contributo dei formatori di Coldiretti:
«Un plauso va ai nostri “maestri contadini”, ogni giorno impegnati a portare avanti un’agricoltura sempre più responsabile e a trasmettere i loro saperi nelle classi. Questo progetto, che ha avuto il consenso di moltissime scuole in tutto il Veneto, forma i consumatori del domani, consapevoli delle buone abitudini alimentari e delle eccellenze territoriali coltivate nel Bellunese».
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