Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 stanno portando con sé un dibattito acceso sulle opere collegate ai Giochi. Tra queste, la nuova pista di bob Eugenio Monti a Cortina, al centro di numerose discussioni, e le varianti stradali in Val Boite, considerate interventi essenziali per il territorio. Su questo tema è intervenuto Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, sottolineando come le due opere rappresentino due facce della stessa medaglia.
“Le Olimpiadi hanno bisogno di infrastrutture sportive, ma al tempo stesso portano investimenti e opere che resteranno a beneficio del territorio”, ha dichiarato Padrin.
Pista da bob: tra criticità e opportunità
La pista di bob di Cortina è stata una delle opere più discusse dell’intero progetto olimpico. Realizzata con un investimento di quasi 120 milioni di euro, ha diviso l’opinione pubblica tra chi ne sottolinea l’alto costo e la limitata utilità futura e chi la considera un’opportunità per consolidare il ruolo di Cortina nel panorama sportivo internazionale.
Le varianti in Val Boite: un’infrastruttura essenziale
Di segno opposto è il giudizio sulle varianti stradali in Val Boite, interventi attesi da anni e ritenuti fondamentali per la viabilità della zona. Questi progetti mirano a migliorare i collegamenti tra le diverse località, facilitando l’accesso a Cortina e garantendo una mobilità più efficiente, sia per gli eventi olimpici che per il futuro del turismo e dei residenti.
Olimpiadi e investimenti a lungo termine
Secondo Padrin, il valore delle Olimpiadi non si limita all’evento sportivo, ma si misura anche nella capacità di lasciare un’eredità infrastrutturale duratura.
“Non possiamo considerare solo le singole opere. Dobbiamo guardare al quadro generale e alle opportunità di sviluppo che questi investimenti possono generare”, ha aggiunto il presidente della Provincia.
L’auspicio è che i progetti legati a Milano-Cortina 2026 possano garantire un equilibrio tra esigenze sportive e benefici per il territorio, assicurando che le risorse impiegate contribuiscano alla crescita e al miglioramento della vivibilità della provincia di Belluno.
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