Escursionismo nelle Dolomiti Bellunesi: cresce il turismo internazionale sulle Alte Vie 1 e 2

Redazione | 12 marzo 2025 alle 20:06 | 0 commenti

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Negli ultimi anni, il turismo escursionistico nelle Dolomiti Bellunesi ha subito un’evoluzione significativa, con un aumento costante di visitatori provenienti da paesi extraeuropei. Un’indagine condotta dal Consorzio Dolomiti Prealpi durante l’estate 2024 ha analizzato gli arrivi lungo le Alte Vie n. 1 (Braies – Belluno) e n. 2 (Bressanone – Feltre), evidenziando dati che confermano l’attrattiva internazionale di questi percorsi.

Escursionisti internazionali in aumento

In passato, i principali frequentatori delle Alte Vie provenivano da paesi germanofoni, seguiti da italiani e altri europei. Tuttavia, dal riconoscimento delle Dolomiti come Patrimonio UNESCO nel 2010, il flusso turistico si è diversificato, includendo un numero crescente di nazioni extraeuropee.

L’analisi dei dati raccolti nel 2024 mostra che:

  • Gli escursionisti statunitensi superano il numero di italiani, rappresentando il 25,9% del totale.
  • La Germania è scesa al quinto posto, mentre il Regno Unito e l’Australia si collocano rispettivamente al terzo e quarto posto.
  • Il Canada occupa la sesta posizione, con una percentuale significativa di visitatori.
  • Complessivamente, sono state rilevate 37 nazionalità, con circa 1.300 arrivi per l’Alta Via 1 e 600 per l’Alta Via 2.

Dal punto di vista continentale, il 56,5% degli escursionisti proviene dall’Europa, mentre il 30,4% dagli Stati Uniti e il 9,6% dall’Australia. Seguono Sud America, Asia e Medio Oriente.

L’Alta Via 1 è la più frequentata

Tra i due percorsi, l’Alta Via 1 risulta la più percorsa, probabilmente per la sua numerazione, ma anche per dislivelli e tempi di percorrenza più accessibili rispetto all’Alta Via 2. Questo la rende più adatta a un pubblico variegato, incluse famiglie e escursionisti con esperienze differenti.

Strategie per valorizzare il turismo escursionistico

L’attrattiva crescente delle Alte Vie offre un’importante opportunità per lo sviluppo turistico del territorio. Per questo, il Consorzio Dolomiti Prealpi ha avviato un tavolo di lavoro in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Bellunesi, il CAI e i gestori dei rifugi lungo i percorsi.

Secondo Lionello Gorza, presidente del Consorzio Dolomiti Prealpi, l’obiettivo è incrementare la permanenza dei turisti a Belluno e Feltre, oltre il termine della percorrenza delle Alte Vie. Molti escursionisti, infatti, sono disposti a prolungare il soggiorno per visitare luoghi di interesse culturale ed enogastronomico, come le Colline del Prosecco e Venezia, raggiungibile in giornata grazie ai collegamenti ferroviari.

I rifugi alpini giocano un ruolo cruciale in questa strategia. Oltre a fornire ospitalità, sono un punto di riferimento per informazioni turistiche e logistiche. Una maggiore sinergia tra il Consorzio e i rifugi potrebbe migliorare la qualità dell’accoglienza e fornire agli escursionisti una più ampia gamma di esperienze.

Il futuro del turismo escursionistico nelle Dolomiti Bellunesi

Secondo lo studio “Turismo Escursionistico in Italia” del Touring Club e ENIT (2023), il trend del turismo lento e dei viaggi a piedi itineranti è destinato a crescere nei prossimi anni.

La Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, come dichiarato dalla direttrice Valentina Colleselli, parteciperà attivamente al tavolo di lavoro per migliorare la fruibilità delle Alte Vie e sviluppare l’offerta turistica dell’intero territorio. “Le Alte Vie sono un elemento distintivo della nostra destinazione. Lavoreremo per valorizzarne i punti di forza e affrontare le criticità, in sinergia con il CAI e il Consorzio Dolomiti Prealpi”, ha dichiarato Colleselli.

Nei prossimi mesi, il Consorzio avvierà un primo incontro operativo con i principali stakeholder per definire un piano d’azione concreto. L’obiettivo è consolidare l’attrattività internazionale delle Alte Vie e favorire un turismo sostenibile, capace di generare valore per tutto il territorio.

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