«I dubbi su Dolomiti Ambiente sono stati smentiti dal mercato. Ora la società continuerà a lavorare come ha sempre fatto, senza il clima di perplessità e diffidenza che qualcuno ha voluto creare». Così Angelo Smaniotto, amministratore unico di Dolomiti Ambiente spa, interviene per fare chiarezza dopo l’aggiudicazione di due lotti per lo smaltimento del rifiuto umido raccolto da Bellunum Holding.
La società partecipata della Provincia di Belluno, che gestisce in particolare lo smaltimento del rifiuto umido attraverso l’impianto del Maserot a Santa Giustina, si è infatti aggiudicata 13.600 tonnellate all’anno delle 17.260 messe a gara, pari al 78,8% del totale, per un valore di circa 830mila euro.
«Tariffa competitiva e sostenibilità economica garantita»
Smaniotto ha sottolineato come l’impianto del Maserot si sia dimostrato competitivo, con un’offerta inferiore a quella dei competitor, rispettando così gli impegni assunti dalla società. «Sorprende che qualcuno dubiti della sostenibilità dell’offerta – dichiara l’amministratore unico – perché i bilanci della società hanno sempre smentito tali perplessità».
Le proiezioni per il 2024 indicano una chiusura in utile di circa 200mila euro, cui si aggiungeranno ulteriori entrate dalla lavorazione delle ramaglie, finora conferite gratuitamente. «Abbiamo quindi la certezza di proseguire con l’attività del Maserot – assicura Smaniotto – grazie a una gestione oculata e competitiva».
Tariffa adeguata e vantaggi per la collettività
In risposta ai dubbi sollevati dall’assessore regionale sul valore delle tariffe precedenti, Smaniotto ha spiegato che nel 2021 e 2022 l’azienda ha dovuto affrontare problemi tecnici (un principio d’incendio e un incidente meccanico) che hanno reso necessario conferire i rifiuti altrove, a un costo di 130 euro a tonnellata.
«La nostra tariffa è rimasta ben al di sotto del valore di mercato – spiega l’amministratore – e oggi l’offerta media si attesta intorno ai 66 euro a tonnellata, un valore inferiore rispetto ai competitor». Smaniotto ha inoltre chiarito che l’incidenza della tariffa sulle tasche dei cittadini è minima, trattandosi di risorse pubblico su pubblico, con ricadute neutre per la collettività.
Economia circolare e risultati grazie al lavoro interno
Dolomiti Ambiente continua a sostenere un modello di economia circolare grazie a una gestione totalmente interna al territorio provinciale del rifiuto umido. «Fa sorridere che i detrattori si attribuiscano il merito dell’abbassamento delle tariffe – conclude Smaniotto – perché il merito è soprattutto del lavoro quotidiano del nostro personale per ridurre i costi di gestione».
Con una gestione trasparente e competitiva, Dolomiti Ambiente prosegue dunque la propria attività, confermando la solidità aziendale e l’impegno verso la sostenibilità.
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