Dolomiti Ambiente spa si è aggiudicata due lotti della gara per lo smaltimento del rifiuto umido raccolto da Bellunum Holding, riguardanti i territori di Belluno, Cortina, Alpago, Longarone e Ponte nelle Alpi. Un successo che conferma la competitività dell’impianto Maserot, come sottolineato dal presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin.
Un successo per il territorio
«Accogliamo con soddisfazione questa notizia – commenta Padrin – Si conferma così la competitività del Maserot. Non perché lo diciamo noi o per i dati estremamente buoni del semestrale 2024, ma perché la gara ha stabilito che la società può lavorare e che l’impianto funziona. Nonostante i dubbi e le polemiche sollevate, Dolomiti Ambiente si dimostra un patrimonio per l’intero territorio provinciale, ora riconosciuto anche dal mercato».
Con 13 dipendenti, la piccola società pubblica ha saputo creare lavoro ed economie locali, dimostrandosi altamente competitiva.
Continuità aziendale e economia circolare
L’amministratore unico di Dolomiti Ambiente, Angelo Smaniotto, esprime grande soddisfazione per l’aggiudicazione dei due lotti più importanti tra i quattro messi a gara. «Su 17.260 tonnellate/anno messe a gara, Dolomiti Ambiente spa ne ha vinte 13.600, pari al 78,8%. Di fatto è assicurata la continuità aziendale», afferma Smaniotto.
L’impianto Maserot garantisce un valore aggiunto sociale e ambientale grazie all’economia circolare. Tutto il trattamento e lo smaltimento dell’umido avviene interamente in provincia, contribuendo a un ciclo virtuoso a basso impatto ambientale.
Un futuro senza polemiche
Padrin auspica che «sgomberato il campo dalle polemiche, si possa finalmente parlare di sviluppi futuri del territorio, senza contrapposizioni ideologiche e orientando l’attenzione al bene delle comunità locali».
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