L’istituto tecnico Calvi segna un record nelle iscrizioni per l’anno scolastico 2025-26, registrando un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. Questo risultato sorprendente pone il Calvi in testa alle preferenze degli studenti di terza media, superando persino i licei della città, in particolare il classico Galilei-Tiziano, che invece subisce un calo del 43%.
La crescita del Calvi
L’istituto tecnico Calvi non solo ha ottenuto un notevole aumento di 35 iscrizioni, ma è anche l’unica scuola di Belluno che mostra una crescita costante sia rispetto al 2007-08 che rispetto allo scorso anno scolastico. Questa tendenza positiva conferma l’attrattività degli indirizzi tecnici e professionali, che sembrano rispondere meglio alle esigenze del mercato del lavoro e delle famiglie.
Un confronto con gli altri Istituti
Se il Calvi sorride, la situazione appare diversa per altri istituti cittadini:
- Liceo Galilei-Tiziano: In forte calo, soprattutto nell’indirizzo classico, che perde ben 16 iscritti, segnalando un disinteresse crescente verso gli studi umanistici.
- Istituto Renier: Nonostante il calo complessivo di 38 iscrizioni, rimane la scuola con il maggior numero di nuovi iscritti grazie alla varietà dei suoi quattro indirizzi liceali.
- Liceo Artistico Catullo: In controtendenza rispetto agli altri licei, mantiene stabili le iscrizioni all’indirizzo artistico e registra incrementi nei servizi socio-sanitari e commerciali.
- Segato-Brustolon: Mostra un saldo positivo di 9 unità distribuite fra il Tecnico di via Psaro e il Professionale di via San Lorenzo.
Demografia e scelte educative
La crescita del Calvi e la contrazione degli altri istituti si inseriscono in un quadro demografico stabile: il numero totale degli studenti iscritti alle classi prime nelle scuole superiori di Belluno per il 2025-26 rimane invariato rispetto all’anno precedente, fermandosi a 739 unità. Tuttavia, il calo demografico rispetto al 2007-08 è significativo, con una diminuzione di 117 studenti.
Cosa significa per il futuro dell’istruzione bellunese?
L’incremento del Calvi riflette un cambiamento nelle preferenze educative, orientate verso percorsi tecnici e professionali, considerati più promettenti dal punto di vista lavorativo. Al contrario, i licei tradizionali, in particolare il classico, stanno affrontando una crisi di iscrizioni che potrebbe portare a ripensamenti nelle offerte formative.
Con l’evoluzione delle esigenze lavorative e dei percorsi universitari, sarà interessante osservare se il trend positivo del Calvi continuerà anche nei prossimi anni e come risponderanno gli altri istituti per recuperare attrattività.
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